• Idee
  • 11/02/2019
  • Daniele Catozzella
Libertà in rete copertina

Intro: Educare al digitale non è solo riuscire a gestire il tempo che i nostri figli dedicano alle attività online, allo smartphone o ai videogiochi. E’ invece sopratutto promuovere la loro libertà in rete, il loro essere capaci di scegliere i propri percorsi e non farli disegnare a chi gestisce i servizi online.

Il dono più grande che vorremmo per i nostri figli è quello di essere un giorno adulti liberi in grado di scegliere del proprio destino senza condizionamenti o limiti imposti da altri.

Ha senso parlare di libertà in rete?

Assolutamente si! Perché anche il mondo digitale è costruito con limiti e confini che una persona libera deve conoscere ed essere in grado di superare.

La libertà in rete è la capacità critica di scegliere i propri percorsi nel web e non farli scegliere ad altri.

Quando navighiamo su internet utilizzando piattaforme gratuite come i motori di ricerca di Google o le piattaforme social dobbiamo essere consapevoli che il loro unico interesse è tenerci sul loro sito il più possibile.

La strategia dei servizi gratuiti: infografica

Attraverso i dati che ogni giorno forniamo sui nostri interessi gli algoritmi scelgono i contenuti giusti non per noi quanto per i loro interessi commerciali come vi mostro nel piccolo grafico che segue:

Libertà in rete, grafico informazione nel web
La libertà in rete è anche la capacità di distinguere il vero dal falso, le cosiddette fake news, per costruirsi delle idee libere e realmente informate.

Molti conoscono l’esperimento condotto da Facebook nel 2012, pubblicato nel 2014 , che ha proposto ad un campione target, ignaro, post positivi o negativi per studiarne l’influenza emotiva.

In questo articolo non mi interessa approfondire le motivazioni psicologiche implicite in ciascuno di noi che sono alla base del condizionamento cui ci portano i post o le notizie che troviamo nel web.

Mi interessa, adesso, spiegare a noi genitori che la libertà in rete dei nostri figli in futuro, ancora più che ora, dipenderà molto, moltissimo, da quanto saremo stati in grado di educarli alla libertà anche nel mondo digitale.

E’ urgente educarli ad essere critici rispetto a quello che incontrano nel web e a non accontentarsi dei contenuti proposti ma esser curiosi e attivi nel disegnare i propri percorsi nel web.

Nelle prossime settimane vi proporrò alcuni strumenti utili per questo. A presto!

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